Perché si dice “fare il portoghese”?
“Fare il portoghese” è un’espressione idiomatica italiana che significa usufruire di un servizio senza pagarlo, come ad esempio entrare a uno spettacolo senza biglietto o viaggiare sui mezzi pubblici senza titolo di viaggio. Questo modo di dire ha una storia affascinante che risale al XVIII secolo, raccontando un episodio di astuzia e inganno nella città di Roma. Ma come è nata questa espressione e cosa simboleggia?
L’origine dell’espressione “fare il portoghese”
L’origine di “fare il portoghese” si ricollega a un evento storico avvenuto a Roma. Secondo una versione diffusa, l’ambasciatore del Portogallo presso lo Stato Pontificio, nel XVIII secolo, invitò i connazionali residenti a Roma a assistere gratuitamente a uno spettacolo teatrale presso il Teatro Argentina. Non era necessario mostrare un invito o un biglietto, ma bastava dichiarare di essere portoghesi per accedere gratuitamente all’evento.
Questa opportunità fu prontamente sfruttata da molti abitanti di Roma, che si presentarono allo spettacolo dichiarandosi falsamente portoghesi per godere dell’ingresso gratuito. Così, l’espressione “fare il portoghese” è diventata sinonimo di approfittarsi di una situazione per ottenere vantaggi senza pagare o senza avere il diritto.
Un’altra ipotesi sull’origine dell’espressione si riferisce a un fatto avvenuto nel 1514, quando Papa Leone X, per ringraziare l’invio di un elefante da parte del re del Portogallo, concesse ai portoghesi il privilegio di essere ospiti della città di Roma, permettendo loro di accedere a teatri e osterie senza pagare. Anche in questo caso, molti approfittarono di questa concessione fingendosi portoghesi.
Indipendentemente dalla versione esatta, “fare il portoghese” riflette un atteggiamento di furbizia e astuzia, caratteristiche spesso attribuite agli abitanti di Roma in varie storie e aneddoti popolari.
Il significato attuale
Nel linguaggio moderno, “fare il portoghese” è diventato un’espressione colloquiale che descrive l’azione di usufruire di un servizio senza pagarlo, spesso in modo astuto e furtivo. L’espressione non è limitata a un contesto specifico, ma può essere applicata a una varietà di situazioni nella vita quotidiana.
Ad esempio, può riferirsi a una persona che assiste a un concerto, a uno spettacolo teatrale o a un evento sportivo senza acquistare il biglietto. Può anche essere usata per descrivere qualcuno che viaggia sui mezzi pubblici senza pagare il biglietto o che entra in un museo o in una mostra senza pagare la tariffa d’ingresso.
In un contesto più ampio, “fare il portoghese” può anche implicare l’ottenere vantaggi o favori senza il diritto o il merito. Questo può includere situazioni in cui le persone cercano di ottenere servizi gratuiti o sconti fingendo di appartenere a una determinata categoria o gruppo.
In sintesi, l’espressione “fare il portoghese” ha evoluto il suo significato da un aneddoto storico specifico a un termine più generale che descrive l’atto di ottenere vantaggi senza pagare o senza averne titolo. Questo modo di dire riflette un aspetto della cultura popolare e della creatività linguistica, dimostrando come le espressioni possano trasformarsi e adattarsi nel corso del tempo.