Perché si dice “cattedrale nel deserto”?
L’espressione “cattedrale nel deserto” è utilizzata nel linguaggio giornalistico, politico e storico-economico per indicare un’opera pubblica o privata di grande valore, ma che risulta inutilizzabile o inefficace perché costruita in una zona priva delle necessarie infrastrutture o di un contesto economico e sociale adeguato.
L’origine dell’espressione “cattedrale nel deserto”
Luigi Sturzo, uomo politico, coniò l’espressione “cattedrale nel deserto” nel 1958, facendo riferimento a un complesso industriale costruito in Sicilia con fondi pubblici. Sturzo sosteneva che l’opera era stata realizzata in un’area inadeguata, senza le necessarie infrastrutture e senza un adeguato piano industriale, e che perciò era destinata a fallire.
In molti casi, l’espressione è utilizzata per descrivere situazioni in cui risorse significative, come il tempo, il denaro e il lavoro, sono investite in progetti che non trovano un’applicazione pratica o un pubblico. Può riferirsi a un’ampia varietà di situazioni, dalla costruzione effettiva di grandi edifici in luoghi inappropriati, fino a progetti aziendali o iniziative governative che, nonostante la loro grandezza e l’essere costosi, si rivelano poi privi di un impatto significativo o di un’utilità pratica.
Il significato attuale
Nel linguaggio contemporaneo, l’espressione “cattedrale nel deserto” è spesso utilizzata per criticare progetti o investimenti sproporzionati rispetto alle reali necessità o alle potenzialità di utilizzo. Questa espressione sottolinea l’importanza di una pianificazione oculata e di una valutazione realistica degli obiettivi.
Nel contesto attuale, “cattedrale nel deserto” è divenuto un modo di dire comune per indicare non solo grandi opere architettoniche o progetti infrastrutturali, ma anche iniziative di vario genere che, nonostante le intenzioni e gli sforzi impiegati, finiscono per essere poco efficaci o inutilizzate.
Esempi pratici di questo uso possono essere trovati in vari ambiti. Nel settore degli affari, per esempio, un’azienda potrebbe investire una grossa somma di denaro nello sviluppo di un prodotto innovativo che, tuttavia, non incontra il favore del mercato, rendendolo di fatto una “cattedrale nel deserto”. Analogamente, nel settore pubblico, un governo potrebbe finanziare la costruzione di un imponente edificio pubblico in una zona poco abitata, dove l’utilità e la fruizione dell’edificio sono minime.
In sintesi, l’immagine di una “cattedrale nel deserto” serve a sottolineare l’importanza di allineare gli sforzi e le risorse con le reali esigenze e possibilità di utilizzo. Questo modo di dire ci ricorda che la grandezza e la magnificenza di un progetto non sono di per sé garanzia di successo o utilità, se scollegati dal contesto e dalle esigenze reali delle persone.