Perché si dice “al secolo”?
L’espressione “al secolo” evoca storia e tradizione, profondamente ancorata nel tessuto linguistico italiano. Questa frase è impiegata per riferirsi al nome vero o di nascita di un individuo, in particolare quando si vuole fare contrasto con un nome d’arte o un titolo acquisito. Portatrice di un’atmosfera di epoche passate, la locuzione si caratterizza per un tono formale e quasi cerimoniale.
L’origine dell’espressione “al secolo”
“Al secolo” trae origine da un contesto religioso e culturale profondamente radicato nella storia italiana. L’espressione era inizialmente utilizzata per differenziare ciò che era “secolare”, cioè appartenente al mondo temporale e reale, da ciò che era invece connesso alla religione e alla spiritualità, e quindi all’eternità. La distinzione tra il nome di origine di una persona, per esempio il nome di battesimo, e un titolo o un nome d’arte acquisito in seguito, riflette questa dualità tra il mondo temporale e quello spirituale o artistico.
Un esempio classico è l’uso dell’espressione per distinguere il nome reale di un papa da quello che assume una volta eletto pontefice. Ad esempio, Papa Francesco, al secolo Jorge Mario Bergoglio, prima di diventare pontefice era noto con il suo nome di nascita. Questo uso dell’espressione “al secolo” serve a sottolineare la transizione da un’identità personale a una più ampia e simbolica, proprio come accade nel mondo dell’arte.
Il significato attuale
Nell’uso contemporaneo, l’espressione “al secolo” ha mantenuto il suo significato originale ma è diventata più comune e meno legata al contesto religioso. Ora viene utilizzata in modo più ampio per distinguere tra un nome di nascita e un altro tipo di nome, che può essere un nome d’arte, un soprannome o un titolo acquisito. L’uso di questa espressione sottolinea la differenza tra l’identità originale di una persona e l’identità che essa assume o che le viene attribuita dalla società.
Per esempio, in ambito artistico, un attore o un musicista potrebbero essere conosciuti principalmente con il loro nome d’arte. In questo caso, “al secolo” rivela la loro identità privata, spesso meno nota al grande pubblico. Questa distinzione è particolarmente interessante perché mostra come le persone possano avere diverse sfaccettature e identità a seconda del contesto in cui si trovano.
In sintesi, l’espressione “al secolo” è un piccolo ma significativo esempio di come la lingua possa catturare e riflettere aspetti complessi dell’identità e della cultura. Mentre mantiene le sue radici storiche e formali, questa locuzione continua a essere utilizzata per svelare la storia personale dietro figure pubbliche, ricordandoci che dietro ogni nome d’arte o titolo ci sono storie umane e identità reali.